giovedì 10 novembre 2011

Dalla rocca...





Dalla rocca...
un'aquila, non solo fra aquile, riconosce aquile
in qualsiasi altro animale individuato.
E per quanto: cardellino, scoiattolo o farfalla
narrino di altra appartenenza,
di essi percepirà solo un’apparenza di inutile involucro
a cui ottusamente  tenterà di attribuire caratteri distintivi della propria specie.
E neppure la loro non compatibilità ne farà variare la certezza.

Continuerà ciecamente a riconoscere in altri animali il medesimo segno.
Il proprio. L’unico compreso. A cui riferirsi.
Per ovvia stabilità. Per ottusità. Per sopravvivenza.
Quella sopravvivenza che spesso infonde sicurezza
e preserva dall’ignoto e sofferma a coloro percepiti come simili.

Quella sicurezza che non apre, non prende, non scardina
e respinge l’ovvio.
Per preservare ben circoscritto il proprio territorio fisico e mentale
e l’abitudine di sé e del proprio specchio lucidato con cura.
Dove gli artigli sono ormai decoro e le piume, piumini.
Dove la riconoscibilità dell’altro è similitudine forzata.
Dove l’Io risulta fulcro.
Dove tutto ciò che è altro viene inteso come  proiezione di sé…

Di questo mi sono accorta, osservando aquile.
Ed essendone osservata…
Da alte rocche.

Così, potremmo dire Aquila o Aquila chrysaetos
o Falco pellegrino o Falco peregrinus o...
e poco importa.
Se lo specchio rimane...
Raffaella Colombo









Spesso il male di vivere ho incontrato

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.


Eugenio Montale Ossi di seppia 1925









2 commenti:

  1. Raffaella, ha individuato il dramma di rapportarsi solo a se stessi. Trovo incisive le sue parole "e l’abitudine di sé e del proprio specchio lucidato con cura" dove l'impegno converge esclusivamente lì ed il mondo si riflette in esso.

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  2. E' proprio triste quando ci si accorge che gli altri sembrano volerci capire ma in verità tentano solo di capire se stessi e quello è tutto ciò che a loro importa. Ha ragione nel dire che spesso manca il coraggio per riconoscere le caratteristiche anche molto diverse di un altro.

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