Dalla rocca...
un'aquila, non solo fra aquile, riconosce aquile
in qualsiasi altro animale individuato.
E per quanto: cardellino, scoiattolo o farfalla
narrino di altra appartenenza,
di essi percepirà solo un’apparenza di inutile involucro
a cui ottusamente tenterà di attribuire caratteri distintivi della propria specie.
E neppure la loro non compatibilità ne farà variare la certezza.
Continuerà ciecamente a riconoscere in altri animali il medesimo segno.
Il proprio. L’unico compreso. A cui riferirsi.
Per ovvia stabilità. Per ottusità. Per sopravvivenza.
Quella sopravvivenza che spesso infonde sicurezza
e preserva dall’ignoto e sofferma a coloro percepiti come simili.
Quella sicurezza che non apre, non prende, non scardina
e respinge l’ovvio.
Per preservare ben circoscritto il proprio territorio fisico e mentale
e l’abitudine di sé e del proprio specchio lucidato con cura.
Dove gli artigli sono ormai decoro e le piume, piumini.
Dove la riconoscibilità dell’altro è similitudine forzata.
Dove l’Io risulta fulcro.
Dove tutto ciò che è altro viene inteso come proiezione di sé…
Di questo mi sono accorta, osservando aquile.
Ed essendone osservata…
Da alte rocche.
Così, potremmo dire Aquila o Aquila chrysaetos
o Falco pellegrino o Falco peregrinus o...
e poco importa.
Se lo specchio rimane...
Raffaella Colombo
Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
Eugenio Montale Ossi di seppia 1925
Raffaella, ha individuato il dramma di rapportarsi solo a se stessi. Trovo incisive le sue parole "e l’abitudine di sé e del proprio specchio lucidato con cura" dove l'impegno converge esclusivamente lì ed il mondo si riflette in esso.
RispondiEliminaE' proprio triste quando ci si accorge che gli altri sembrano volerci capire ma in verità tentano solo di capire se stessi e quello è tutto ciò che a loro importa. Ha ragione nel dire che spesso manca il coraggio per riconoscere le caratteristiche anche molto diverse di un altro.
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