giovedì 27 giugno 2013

Riconoscibilità...e trappola neolitica...












Interessanti cumuli di sassi costituenti linee convergenti




E questa spiegazione potrebbe dare senso alla foto,

ma solo l’analisi del dettaglio, 
la logica e l’approfondita conoscenza,
permettono di comprendere 
ciò che in realtà non risulterebbe evidente…

Solo allora potremmo affermare che si tratta, nello specifico,
di "antica trappola neolitica"
la cui riconoscibilità consente, al tempo stesso,
di preservarci dall'atavico pericolo sempre incombente
d'essere bloccati in essa…

e seppur l’uomo abbia profonda predisposizione al rischio,
egli non contempla l'incoscienza e l'inganno...


l'uomo, le sue trappole, i suoi dubbi, le sue scoperte... 

Una mente analitica, inquisitiva,
e forse eccessivamente indagatoria,
spesso infastidisce,
spesso annoia,
spesso spaventa,
ma altrettanto spesso
scardina l’apparente superficialità delle osservazioni
e l'apparente evidenza di ciò che viene mostrato...


per raggiungere con fermezza "l’essenza delle cose”
per quanto sempre "essenza relativa"…


Raffaella Colombo








domenica 9 giugno 2013

Architecture Flash Mob


Raffaella Colombo e gli studenti del corso di “Storia e progetto del giardino contemporaneo” della Scuola di Architettura Civile| Politecnico di Milano
Organizzano l’evento
Architettura Viva| Public Happening| Sharing Culture
giovedì 13 Giugno alle ore 21.00  
Piazza Belgioioso | Milano.




Architecture Flash Mob
Si tratta di un' installazione di Architettura Viva,
una performance attiva,
il cui tema si riferisce “ai giovani, allo spazio pubblico, al movimento, alle arti, allo sport, alla danza, alla musica, alla socializzazione…alla Cultura” intendendo sottolineare l’importanza delle  idee e dei progetti, sviluppati in ambito accademico, come interventi “site specific” per Milano, ecosostenibili e  innovativi, indagando il tema delle complesse aspettative dell’adolescenza e della gioventù e ponendo particolare attenzione alla socializzazione nello spazio pubblico.
L’Installazione di Architettura Viva intende affermare  e sottolineare la centralità dell’uomo nel progetto di spazio pubblico come necessità umana e culturale, affinchè le idee possano diffondersi libere…e non permangano solo negli stretti confini universitari…
L’evento vedrà la presenza di studenti universitari della Scuola di Architettura Civile.
Raffaella Colombo



Ordine degli Architetti di Milano

http://fondazione.ordinearchitetti.mi.it/it/notizie/dettaglio/6839




martedì 2 aprile 2013

E l'uomo corre...






E l’uomo corre...
senza gli occhi...


Osservare da differenti e molteplici prospettive,
variando angolazioni,
effettuando ribaltamenti, capovolgimenti,
non modificherà mai la realtà…
ma solo la temporanea e apparente percezione di essa.

Poiché la realtà si apre  a modificazioni solo derivanti dalla leggibilità della nostra mente,
di ciò che accade e sta per accadere...
e si disvela alla nostra spesso occultata interiorità...
quando lo sguardo interiore, così liberato,  consente ad essa
di far assumere altri significati della sola apparenza…

Osservare non solo con gli occhi appartiene alla condizione umana,
al profondo e consapevole desiderio dell’uomo 
di veritiere variazioni e modificazioni...
e non solo di ciò che lo circonda ed è tangibile,
ma anche alla sua ininterrotta ricerca di passioni offuscanti ed illuminanti,
di temporanee  illusioni  e di inevitabili concretezze…

Di sperimentazioni  travolgenti e di verifiche...
Di tuffi ed affondi  nella realtà percepita ed intuita
e non solo osservata,
dove l’ovvio non è mai sufficiente…

Allora l’uomo, libero dall’apparenza,
si protende ad intrecciare i suoi più reconditi sogni e desideri,
senza più offuscarli, alla vita stessa...
Allora l'uomo si intreccia, indissolubilmente,
alla sua più vera e profonda realtà...
L'uomo nella sua vita...
L'uomo nella sua vera architettura...

Affonda e non teme, si dirige e non inverte rotte,
si perde e si ritrova...
corre, inciampa, si stanca, si rianima e corre…

Poiché la sola realtà non muove mai l’uomo alle passioni
ma sono sempre e sempre esse
che, con potenza,
riescono a smuovere la sua realtà…

E l’uomo corre…
e corre…
senza gli occhi...


Al tuo sguardo aperto,
alla tua forza interiore, 
a te...
alla tua architettura che sta disvelandosi...

Raffaella Colombo









martedì 22 gennaio 2013

Permanenze...










Permanenze…

Se “ il mistero appare in assenza…”
nel vuoto, nel sottrarre, nel separare,
per far emergere…
e, se  siamo anche ciò che ci manca…

allora, quel pensiero costante che perdura in noi,
quella persistente solitudine,
quel continuo sperare e desiderare,
cercare e sottrarsi,
ci fanno ben comprendere che in parte non siamo
senza tutto ciò a cui tendiamo…


Allora, ogniqualvolta si ritrovi una linearità geometrica
nell’apparente incoerenza e volubilità della vita
che è architettura,
per sottrazione appariranno inattese due rette coincidenti
e per sovrapposizione cerchi combacianti…
Allora, seppur il verso è ipòmetro
e ridefinisce continuamente il ritmo della nostra metrica personale,
si continuerà a lavorare e
solo per quel sonetto
saremo sempre infaticabilmente disposti
a non soppesare delusioni e incomprensioni…
e il nostro impegno si focalizza,
non più inspiegabilmente,
su quella precisa architettura, uomo, donna, passione, desiderio…


A quell’architettura celata e radicata  in noi;
al suo disvelarsi in assenza dell’eccedente…
e in prossimità dello scomparire
Alla ricerca del divenire per sempre
una permanenza necessaria.


Alla sintesi estrema
di ciò che ci manca, architetto…
Alla consapevolezza.

Raffaella Colombo





opere di Luis Barragan