...quali preziose qualità etiche.
Abbandonare un progetto significa non aver individuato altre possibilità
fra i molteplici piani fisici e concettuali su cui disegnare e ridisegnare,
e neppure nuovi linguaggi con cui esprimerlo…
Significa bloccare se stessi, bidimensionalmente, all’angolo di un foglio…
Tuttavia senza alcun desiderio d’essere apatici osservatori di se stessi.
Allora è il momento di recuperare lo spirito originario del progetto,
l’originario fervore di scoperta di un’interiorità che non necessita di superfetazioni,
ma uno sguardo consapevole ed attento di sempre
attraverso opportunità nuove di ampliamento…
Allora è il momento di stropicciare il foglio.
Abbandonare il computer, la lavagna, i piani consueti…
Per uscire e ritrovarsi.
Non certo in una ricerca fine a se stessa, involutiva e sterile,
ma nel progetto del nuovo con memoria storica.
Quella memoria che consente a ciascuno di noi di non ripartire sempre da zero,
ripetendo e confermando ciò che tratteniamo perchè importante.
Quale memoria di antica e continua passione…
che faccia procedere sempre e comunque con serenità e fiducia,
senza eccessivi scoraggiamenti…
Persistenza e serietà sono qualità a cui ambisco
e ricerco, incessantemente…
Tuttavia l'ottusità non mi appartiene...
Raffaella Colombo
Grazie, Prof. mi mancavano i suoi scritti.
RispondiEliminaPerché non pubblicava? Era in vacanza?
Un abbraccio. Con stima e affetto.