martedì 28 agosto 2012

Sand men...


 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Uomini sabbia spesso  dal volto sgretolabile….
 
Troppo spesso  sconosciuto il coraggio d’affrontare sé e altri
per  Essere
e non per rappresentarsi.
Troppo flebile il coraggio, quando  fotografa solo esteriorità.

 
Mi chiedo dove sia quel  coraggio di verità, dal sapore antico e acre,
che  liberi sovrastrutture e arrivi dritto al cuore.
L’uomo, la sua sabbia, il suo volto, la sua interiorità.
E la fierezza  d’essere solo e semplicemente ciò che si è.
Senza timori. Con semplicità.

 
Perché accettare sé significa aprirsi alla complessità dell’altro
senza false paure, preclusioni o inibizioni;
significa accettare  luci e ombre della complessità umana,
significa individuare peculiarità di ciascun uomo senza esserne spaventati.
Significa divenire insofferenti ai teatrini, alle falsità.

 
E se anche la sabbia ricopre temporaneamente un volto, 
almeno quell’uomo deve saper sempre riconoscere sé…

 
Alla tua  consapevolezza, architetto…
al coraggio a denti stretti.
Raffaella Colombo
 


3 commenti:

  1. "quel coraggio a denti stretti" è una vera rarità e forse anche solo il coraggio della pura e profonda verità. Giusto Prof!

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  2. devo ammettere che lei è una persona interessante, un architetto accorto che osserva qualcosa in più dell'architettura e non si preoccupa di esporre quello che pensa e neppure di far pesare il suo ruolo. Mi complimento. Sono un uomo maturo, architetto che apprezza l'essenziale e chi è equilibrato. Saluti da Messina.

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  3. Grande Prof!!! Complimenti per la cattedra. Siamo contentissimi che abbia vinto lei!! un abbraccio. Francesca e altri ex studenti:)

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