mercoledì 25 luglio 2012

Noi, architetti di lampi e di tuoni...



















Non si può chiedere all'energia di arrestarsi…

Noi, architetti in movimento,  
viviamo di lampi e di tuoni,
di energie tradotte in corse e frenate,
di sudore e paure, 
di forze perdute  e  riprese,
di rotte improvvisate,  tracciate e modificate,
di luce intravista 
e di nubi osservate su pelle bagnata.

Noi, architetti lontani dall’attesa del nulla,
dal tempo infinito… 
dalla staticità ineloquente,
ci muoviamo con i piedi bagnati  
e sentiamo  affondare la sabbia,
ma corriamo comunque nell’acqua.

Alla tua convinzione, architetto…
a ciò in cui credi e apprezzi…
al coraggio dichiarato,
al tentativo e allo sforzo condivisi…

Grazie, a te.
Raffaella Colombo







































1 commento:

  1. bello e intenso questo scritto prof.
    Volevo dirle che in aula, con lei, ho avuto il coraggio e la voglia di condividere pensieri che non avrei espresso con altri professori. Marta

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